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Ricerca:genetica, a chi percepisce cannella piace vino rosso

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Ricerca:genetica, a chi percepisce cannella piace vino rosso

Studio su olfatto, Units-Burlo, passo avanti neurodegenerazione

TRIESTE, 24 giugno 2021, 11:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Esiste una correlazione genetica tra un recettore dell'olfatto, la percezione della cannella e il senso di piacevolezza per i vini rossi che contengono cinnamaldeide, la sostanza che dà origine a sentori di cannella.
    E saperlo rappresenta un passo avanti nella comprensione di come gli esseri umani recepiscono gli odori, con potenziali sviluppi per la diagnosi delle malattie neurodegenerative. A scoprire la correlazione è stato, per la prima volta, uno studio guidato dall'Università di Trieste in collaborazione con l'Ircss Burlo Garofolo, pubblicato su Food, Quality & Preference di Elsevier, editore mondiale medico e scientifico, nella newsletter periodica.
    Lo ha reso noto il coordinatore del team di ricerca, Paolo Gasparini, ordinario di genetica medica all'Università di Trieste, responsabile del servizio di genetica medica e direttore del dipartimento dei servizi di diagnostica avanzata presso l'Ircss Burlo Garofolo (Trieste), che da anni studia la genetica degli organi di senso.
    "Che un individuo apprezzi o meno il gusto amaro dipende, ad esempio, dalla genetica - spiega il docente - e capire come il sistema olfattivo rileva gli odori e traduce le loro caratteristiche in informazioni percettive è fondamentale, e potrebbe avere implicazioni come bio-marcatore di malattie neurodegenerative, come Parkinson e Alzheimer".
    Nello studio dell'Università di Trieste e Ircss Burlo Garofolo, che ha interessato un campione di 2.374 individui italiani provenienti da piccole comunità geograficamente isolate dove è presente una certa omogeneità genetica, viene descritta un'associazione significativa tra il riconoscimento degli odori della cannella e la variante 'rs317787', situata in un gruppo di geni di recettori olfattivi. "Sulla base di questi dati - ha riferito Gasparini - i ricercatori hanno replicato l'effetto della stessa variante sull'identificazione degli odori della cannella ed è stata esaminata ogni possibile associazione con il gradimento del vino, che quando invecchiato in botti di legno è caratterizzato da aromi di cannella. L'analisi dei risultati - ha concluso - ha confermato che l'allele rs317787-T è associato a una migliore identificazione della cannella e, allo stesso tempo, a un maggiore gusto per il vino rosso".
   

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