"Con Mario Draghi finalmente
l'Italia ha la credibilità internazionale che serve. Il
presidente del Consiglio è un uomo pragmatico, e con il ministro
Cingolani sta impostando l'intero percorso della transizione
ecologica su un piano di concretezza e realismo. Non lo
tradiamo". Lo afferma l'a.d. di Fincantieri, Giuseppe Bono, in
una intervista pubblicata oggi da Il Foglio.
"Non tradiamo il presidente Draghi. Non possiamo caricare
soltanto sulle sue spalle la missione di salvare il paese,
l'impegno deve essere di tutti. Come Fincantieri abbiamo
tecnologie e capacità organizzative riconosciute su scala
mondiale e, nel rispetto del mercato e della concorrenza, siamo
pronti a contribuire alla realizzazione degli ambiziosi e
necessari progetti sui quali il governo sta lavorando per il
Paese".
Bono è intervenuto anche sul Pnrr: "Il governo ha un
approccio che condivido, ha declinato una miriade di progetti
per impiegare le risorse che l'Europa ci dà in prestito. La
sfida sarà realizzare quei progetti, farlo nei tempi previsti.
E' uno sforzo collettivo che richiederà l'impegno di tutti gli
italiani, nessuno escluso".
Bono, infine, conferma la propria contrarietà a una eventuale
fusione tra Fincantieri e Leonardo: "Le comunanze tra le due
aziende non sono moltissime. Viviamo nel secolo della
complessità, e le imprese in questioni affrontano complessità
differenti. L'Italia deve puntare a creare un sistema più
competitivo salvaguardando i grandi player capaci di alimentare
un indotto di piccole e medie imprese. Dobbiamo creare filiere
italiane e farle crescere anche all'estero".
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