Evasione Imu da parte dei
concessionari terminalisti del Porto di Trieste per un importo
di oltre 1,3 milioni di euro negli ultimi cinque anni e
violazioni amministrative per un valore di circa 60 mila euro
compiute nell'ultimo biennio. E' quanto emerso nell'ambito
dell'attività di Polizia economica-finanziaria svolta dal
Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Trieste
finalizzata alla verifica del regolare pagamento dell'Imu sugli
immobili portuali e il corretto utilizzo delle aree demaniali in
concessione alle società che operano nel porto giuliano.
Le Fiamme gialle hanno controllato circa trenta imprese
commerciali e industriali e scoperto una radicata fenomenologia
evasiva particolarmente diffusa tra i concessionari terminalisti
dello scalo triestino. Le aziende omettevano di denunciare la
variazione catastale degli immobili in cui svolgono la propria
attività di impresa, mantenendo il censimento dei beni in
concessione in categoria "E/1", esente dal pagamento Imu.
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