Superare le Unioni territoriali
intercomunali (Uti), oggi presenti in Friuli Venezia Giulia,
entro dicembre 2020 e favorire la nascita di Comunità, ovvero
enti locali a cui i Comuni aderiranno volontariamente per
l'esercizio associato di funzioni e servizi. E' uno degli
obiettivi della riforma degli enti locali, promossa dalla Giunta
regionale e approvata ieri in serata dal Consiglio del Fvg con
26 voti a favore (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e
Progetto FVG/Ar), 14 contrari (Pd, Cittadini, Patto per
l'Autonomia, Open-Sinistra FVG e M5S) e 1 astensione (SSk).
In Fvg le Province erano state abolite con la legge
regionale 26/2014. Al loro posto erano nate 18 Uti, enti locali
a cui avevano aderito gran parte dei Comuni della regione.
"Una riforma che fa il bene del territorio e dei sindaci, che
da questo momento in poi potranno esercitare la loro autonomia
davvero e non solo sulla carta", ha commentato l'assessore Fvg
alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti.
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