Non esiste ancora la sfera di
cristallo che predice il futuro, ma qualcosa sta cambiando:
computer sempre più potenti potrebbero presto prevedere
l'evoluzione di situazioni estremamente articolate, come il
clima o l'andamento dei mercati azionari. "Fino a che non saremo
capaci di predire il presente, non saremo in grado di predire il
futuro", spiega James Yorke, uno dei padri della teoria del caos
a un incontro della Scuola internazionale superiore di studi
avanzati (Sissa) e del Centro internazionale fisica teorica
Abdus Salam (Ictp). Yorke si riferisce all'utilizzo di machine
learning e data science per fare previsioni sul medio-lungo
termine in ambiti che vanno dall'andamento dei mercati al clima.
"Per il tempo atmosferico non possiamo sapere esattamente la
temperatura di partenza in ogni punto di una determinata area,
in modo da capire come si evolverà il sistema. Questa incertezza
influenzerà la correttezza della predizione", esemplifica Yorke.
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