"Lo ricordo come giudice istruttore
che partecipava alle riunioni settimanali sul terrorismo e che
si tenevano in varie parti d'Italia: un uomo, un lavoratore
sempre attento a ogni vicenda in quegli anni bui e alle
connessioni che via via si ravvisavano sui collegamenti
internazionali delle Brigate rosse e delle altre strutture
eversive". E' il ricordo tracciato dal procuratore capo di
Trieste, Carlo Mastelloni, di Ferdinando Imposimato, scomparso
oggi, con il quale aveva condiviso tante esperienze.
"Estroverso, dall'ingegno molto fervido, curioso
intellettualmente, ritengo che Imposimato appartenesse, molto
più anziano di me, di più di una decina di anni, a una categoria
di uomini motivati sempre nel proprio lavoro, pur segnato dall'
episodio delittuoso di cui fu vittima il fratello, per mano
della criminalità organizzata".
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