A 42 anni dalla tragica
scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il Teatro Verdi di Pordenone
si "veste" della sua poesia, "tatuando" su una parete della
centralissima facciata, nel cuore della città, il testo
integrale di una lirica speciale del poeta di Casarsa, "La
pioggia".
"Una poesia emblematica - osserva il direttore artistico di
Pordenonelegge, Gian Mario Villalta che l'ha scelta - dalla
quale spicca la forza poetica di Pasolini al di là di qualsiasi
indirizzo ideologico, al di là del fattore di identificazione
linguistica con l'area friulana".
"'Pordenone città della poesia' è un progetto culturale
avviato da tempo con iniziative che trovano stabilmente casa al
Teatro Verdi - ha osservato il presidente Giovanni Lessio - a
cominciare dai festeggiamenti per la Giornata Mondiale della
Poesia, il primo giorno di primavera".
Giovedì 2 novembre, alle 12.00, Pier Paolo Pasolini sarà
ricordato con la visita alla sua tomba, nel cimitero a Casarsa.
In serata le iniziative si sposteranno a Pordenone: alle 19.00
sarà inaugurata ufficialmente, all'esterno del Teatro in viale
Martelli, la calcopoesia de La pioggia, estesa per circa 5 metri
quadrati. E alle 20.45 il sipario del Verdi, in esclusiva
regionale, si alzerà su "La ricotta", nella rilettura
dell'attore romano Antonello Fassari che fra l'italiano e il
romanesco riporterà in vita i personaggi che hanno animato il
mondo di Pasolini.
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