Il numero di occupati tra gli under 35
è sceso in Friuli Venezia Giulia di 48mila unità dal 2008 a
oggi, e in termini percentuali dal 60% al 47% dei residenti
nelle fasce d'età di riferimento. Sono loro, secondo le
segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, ad aver pagato il
prezzo più caro della riforma pensionistica. Lo hanno detto i
segretari generali Fvg di Cgil, Cisl e Uil Pezzetta, Pellizzon e
Menis in una conferenza stampa congiunta. Secondo i sindacati
occorre congelare l'incremento dell'età pensionabile, migliorare
le garanzie previdenziali delle donne ed estendere le platee
dell'Ape social e della quota "41" per i cosiddetti precoci,
misure di cui beneficeranno, nel biennio 2017-2018, soltanto
2.000 lavoratori in regione. Le istanze sono state presentate
oggi al Prefetto di Trieste Anna Paola Porzio, commissario di
Governo per il Fvg. I sindacati hanno annunciato anche per il 14
ottobre presidi in tutte le province.
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