TRIESTE - Ammonta a circa 100.000 euro il danno stimato alla
categoria per la chiusura forzata del mercato ittico di Trieste
dal 16 al 23 agosto, cui si aggiunge il decreto ministeriale,
che deriva da una raccomandazione della Commissione europea, di
fermo obbligatorio della pesca di alici (i 'sardoni') dal 26
agosto al 10 settembre. Lo afferma oggi in una nota Guido Doz,
rappresentante dei pescatori dell'Agci del Friuli Venezia
Giulia, che stima in totale, indotto compreso, un danno per un
milione di euro solo per il 2017.
"Abbiamo cercato di far capire ai funzionari del ministero la
necessità di escludere dal decreto le imbarcazioni che
effettuano una pesca tradizionale e stagionale come quella di
Trieste, visto che il prelievo della nostra flotta ha un impatto
irrisorio sullo stock di piccoli pelagici di appena lo 0,09%
rispetto alle altre flotte che pescano in Adriatico".
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