Ha preso il via nei giorni scorsi
la sperimentazione sul campo delle prime due stazioni del
sistema "Eflame", sviluppato nel parco scientifico tecnologico
di Trieste Area Science Park da Elimos, che utilizza reti
wireless, fibra ottica e tecnologie di visione digitale per
prevenire e contrastare gli incendi estivi.
E' la Regione Emilia Romagna, con il supporto della
Protezione Civile, a lanciare il progetto pilota che interessa
due siti dell'Appennino tra Modena e Ferrara. Qui sono state
installate stazioni di monitoraggio composte da una termocamera
radiometrica all'infrarosso, in grado di rilevare temperature
variabili in un range di oltre 500 gradi, accoppiata a una
telecamera con un potente zoom, montate su un sistema
motorizzato capace di operare una scansione del territorio a
lunga distanza.
I primi test sul campo hanno mostrato che la soluzione è in
grado di rilevare principi di incendio di dimensioni molto
ridotte, con un fronte di soli due metri, in un raggio di
quattro chilometri, coprendo potenzialmente un'area di 5.000
ettari, equivalente a due terzi dell'estensione del Parco
Nazionale del Vesuvio.
Il sistema può essere telecontrollato attraverso reti cablate
(Adsl) o wireless (WiFi, 3G/Gprs) da un centro di supervisione
con monitoraggio in tempo reale, ricevendo segnalazione
automatica degli allarmi. Tramite l'impostazione delle soglie
critiche di temperatura è così possibile attivare
tempestivamente soccorsi in caso di situazioni anomale.
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