Un bus di rappresentanti dei
media, blogger e 'Instagramers' ha attraversato oggi il porto di
Trieste in un tour guidato che anticipa l'Open day di domani,
che ha già registrato 700 partecipazioni.
Il giro è iniziato nel museo ferroviario di Campo Marzio,
dove il segretario generale dell'Autorità di sistema portuale,
Mario Sommariva, ha spiegato il senso dell'iniziativa, ormai
pluriennale: "Vogliamo dare alla città una visione della
complessità del porto. È un microcosmo che può diventare un
volano economico per il territorio". Il tour parte dal museo, ha
aggiunto, "perché Trieste come porto commerciale non potrebbe
esistere senza ferrovia. Il retroterra del nostro scalo è a
cinquecento, mille chilometri di distanza. Trieste è un porto
europeo". Primo scalo ferroviario in Italia, l'Autorità portuale
dimostra la sua attenzione per il traffico su ferro "decidendo
di non privatizzare la società di manovra".
Ha spiegato Sommariva: "Noi crediamo nel privato, ma crediamo
fortemente anche nel pubblico. In pochi anni la società Adriafer
è passata da 20 a 80 dipendenti e moltiplicato il suo
fatturato". Il segretario ha poi descritto le attività portuali
in ogni loro aspetto. La visita è proseguita nei terminal Ro-Ro
per la Turchia, al Molo VII, allo scalo legnami e al terminal
Frigomar del porto industriale.
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