Nel novembre 1947 il chimico Primo
Levi scrive al direttore della rivista scientifica "La chimica e
l'industria" per fornire notizie sul campo di annientamento di
Buna-Monowitz dove fu internato nel 1944. È una lettera di cui
si erano perse le tracce, riscoperta dal Comune di Torviscosa
nell'ambito di una ricerca sulle relazioni tra la SNIA Viscosa e
alcuni chimici tedeschi coinvolti con il regime nazista. Levi fu
impiegato prima come manovale poi come analista in un
laboratorio della IG Farben di cui era responsabile Johann
Giesen, già direttore della produzione di combustibili ad
Auschwitz. Giesen finirà davanti ai tribunali del dopoguerra
come criminale di guerra ma sosterrà di non aver mai sentito
parlare di sterminio o crimini; ritenuto non colpevole
continuerà a lavorare per IG Farben e poi per la Perfogit,
controllata dalla SNIA Viscosa. Le ricerche del Comune
nell'archivio storico ex SNIA Viscosa hanno ritrovato brevetti
della Perfogit firmati da Johann Giesen.
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