Josef Koudelka, tra i grandi maestri
della storia della fotografia, testimone di importanti eventi
del XX secolo come quando nel 1968 testimoniò l'invasione
sovietica di Praga, presenterà domani in anteprima italiana il
documentario 'Koudelka Shooting Holy Land' di Gilad Baram, al
28/o Trieste Film Festival, primo e più importante appuntamento
italiano del cinema dell'Europa centro-orientale. In concorso
nella sezione Art&Sound, il film riprende Koudelka nel suo
viaggio-progetto di quattro anni attraverso Israele e Palestina,
dal 2008 al 2012, realtà di violenza e guerra, in un paesaggio
scolpito da muri di cemento e filo spinato. L'autore del film,
Gilad Baram, segue Koudelka, di cui era assistente all'epoca
attraverso la Terra Santa. Schivo, Koudelka è nato a Boskovice
(Repubblica Ceca) nel 1938, lasciò la Cecoslovacchia nel 1970,
da dove aveva fatto uscire clandestinamente i negativi
dell'invasione, e chiese asilo politico in Gran Bretagna. Ha
vinto numerosi premi internazionali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA