"L'idea di essere cittadini dell'Ue non
deve essere calata dall'alto. Sono convinto che se, come
magistrati, ci abituiamo a conoscerci e a superare le barriere
linguistiche possiamo contribuire in maniera efficace a creare
un'idea di un'Europa della giustizia comune". E' la convinzione
maturata dal Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo dopo
uno scambio bilaterale tra magistrati durato una settimana con
colleghi austriaci. Una delegazione della Procura di Udine è
stata ospite della Procura di Klagenfurt per la prima "missione"
italiana all'estero finanziata da Ejtn, rete di formazione
giudiziaria europea. "Mentre con i colleghi sloveni abbiamo già
rogatorie in atto, avevamo conoscenze meno qualificate
dell'ordinamento austriaco", ha spiegato De Nicolo. Le
delegazioni hanno riscontrato tra le principali differenze dei
due ordinamenti penali, "i due soli gradi di giudizio: dopo il
primo si sceglie appello o cassazione, uno esclude l'altro e i
processi durano naturalmente di meno", puntualizza De Nicolo.
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