"Il caso Regeni è per noi una ferita
aperta". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in
un incontro con gli studenti dell'università Luiss di Roma.
"Abbiamo avuto qualche segnale di speranza a settembre da parte
delle autorità giudiziarie egiziane - ha aggiunto il ministro -
che la procura di Roma ha interpretato come una qualche
disponibilità di collaborazione". "Non siamo soddisfatti, non a
caso abbiamo ritirato l'ambasciatore in Egitto e non l'abbiamo
più rimandato al Cairo", ha concluso Gentiloni.
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