"Chiediamo l'accertamento della verità sulla morte di Giulio Regeni e chiediamo al nostro governo di intervenire in modo forte a difesa delle libertà accademica e della sicurezza dei ricercatori". E'uno dei passaggi più determinati della lettera aperta che il mondo accademico italiano rivolge al governo, unendo la propria voce a quella degli altri studiosi che si stanno mobilitando in tutto il mondo. L'appello, dopo quello in Gran Bretagna, parte dall'Università di Brescia, in pochi giorni ha raggiunto quasi mille adesioni e cresce di ora in ora, con le firme di professori e ricercatori di diritto del lavoro, giuristi e giuslavoristi di Università ed Enti di ricerca di tutta Italia.
Alla "richiesta di verità e giustizia" ha aderito anche la Fondazione Giuseppe Pera.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA