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Expo Dubai: Orchestra popolare italiana porta messaggio di pace

Concerto unisce canti del Lazio con tradizione musicale Emirati

Redazione ANSA DUBAI

(ANSA) - DUBAI, 11 GEN - La musica può e deve essere strumento per creare momenti di pace e di comunione, attraverso l'incontro delle diverse culture. E' questo il messaggio che l'Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica vuole lanciare con il suo concerto in programma questa sera a Expo 2020 Dubai, in una serata dove canti e strumenti tradizionali della musica popolare del Lazio si incontrano con la tradizione musicale emiratina.
    "Noi qui siamo ospiti della Regione Lazio, e il tema che noi portiamo è il Lazio e Roma, come luogo di incontro e occasione di trasmissione di una serie di valori che partono dalla grande valenza della musica come segno di pace e di comunione", ha spiegato all'ANSA Ambrogio Sparagna sono il direttore dell'Orchestra Popolare Italiana. "Non a caso, nel concerto di stasera abbiamo pensato di invitare dei musicisti locali con i quali suoneremo una parte del concerto. Loro suoneranno ovviamente strumenti della tradizione araba, in particolare il qanun, una sorta di cembalo, delle percussioni e poi un liuto.
    Sono gli strumenti essenziali della grande tradizione araba", ha raccontato. "Ogni volta che ci troviamo all'estero, noi abbiamo questo bisogno di unirci con le musiche che incontriamo, perché una delle caratteristiche fondamentali del canto popolare è che pur essendo locale ha questa grande vocazione globale. E' molto più semplice farsi comprendere e trovare dei punti d'incontro con la musica che con altre modalità di incontro. Noi siamo in qualche modo specialisti di costruzione di ponti".
    Suonare di fronte al pubblico di Expo, in un periodo difficile come quello della pandemia, "è una grande emozione", ha detto Sparagna. "Noi veniamo dall'aver fatto in Auditorium i concerti del 5 e 6 gennaio dedicati ai canti della tradizione del Natale che l'anno scorso abbiamo fatto soltanto in streaming. E' stata un'esperienza fortissima, e lo è ancor più qui perché, con tutte le debite precauzioni, ci fa un effetto più intenso. La musica è fondamentale per le relazioni. Senza la musica non si può avere questo tipo di incontro completo, è uno strumento di bellezza immediato efficace". Inoltre, "bisogna dire che la musica italiana all'estero è un volano importante, alla stessa maniera di come può essere un prodotto alimentare, artistico o della moda". E in questo senso, l'Orchestra popolare vuole essere anche strumento di promozione della candidatura di Roma all'Expo 2030. "Il progetto è già nella natura di quello che la Fondazione Musica per Roma, perché già lo spazio dell'Auditorium accoglie tradizionalmente le realtà di tutto il mondo", ha spiegato. "Roma ha la sua storia come caput mundi, come luogo di grande simbolo di accoglienza. Credo che soprattutto adesso sia un valore molto significativo".
    "Con la musica, è possibile trovare una modalità di creare momenti di pace e momenti di comunione", ha sottolineato il direttore dell'orchestra. "Questo è quello che facciamo e abbiamo fatto in lungo e largo. Qui cercheremo di dare anche questo segno continuativo, perché è anche un po' insito nell'essere italiano. Gli italiani accolgono, anche perché per tanti anni hanno più o meno subìto la presenza di altri. Ma noi, di questa presenza, ne abbiamo fatto una virtù". (ANSA).
   

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