Il più esplicito di tutti è Jens Lehmann, ex portiere della nazionale, che in un tweet ha commentato "Loew conosce le regole", chiamando implicitamente le dimissioni del ct tedesco dopo la sconfitta di ieri sera con la Francia agli Europei. Anche se 'Kaiser' Franz Beckenbauer in un'intervista alla Bild invita in ct: "Vai avanti Jogi". La Germania si scopre meno forte del previsto, e dopo il Ko contro la Francia nel mirino delle critiche, nonostante l'appoggio di Beckenbauer, finisce Joachim Loew. Alcuni illustri ex nazionali - come Mehmet Scholl e Lothard Matthaeus - hanno criticato apertamente i cambiamenti tattici in funzione dell'avversario di turno, in particolare la scelta del ct della difesa a tre, sia contro l'Italia sia contro la Francia. E passata l'euforia della vittoria sugli azzurri nei quarti sempre alla Bild non sono andati giù i commenti sferzanti dei giornali italiani sul gioco e gli assenti in casa tedesca contro i francesi: "Gli italiani si fanno beffe a casa nostra".
Tutti comunque sono d'accordo che gli infortuni di Gomez e Khedira, come pure la squalifica di Hummels, si sono fatte sentire. E anche se per molti commentatore il rigore non c'era, comunque quella di capitan Schweinsteiger è considerata come l'ultima volta in nazionale. Per la stampa tedesca quello che è mancato ieri con i Bleus è stato soprattutto un centravanti vero. E senza Klose fin dalla qualificazioni e anche all'inizio dell'Europeo senza Gomez, la nazionale ha faticato a trovare la via del gol. L'ingresso dell'ex viola ha migliorato le capacità offensive, prima dell'infortunio contro l'Italia. "La Francia ha vinto meritatamente" ha detto lapidario Michael Ballack. La rivalità con l'Italia è rimasta strisciante anche nelle critiche a Nicola Rizzoli per il rigore accordo alla Francia in chiusura di primo tempo. "Avevo una brutta sensazione fin dall'inizio - ha detto Waldemar Hartmann, noto giornalista tedesco -. Gli italiani avevano un conto aperto con noi. Il rigore si può dare, ma al 45' di una semifinale non si dà". E Matthaeus gli fa eco: "mettere un direttore di gara di una nazione che si è appena eliminata è curioso", anche se ammette che "l'arbitro però non ha colpe".