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In arrivo standard di trasparenza sulla sostenibilità

In arrivo standard di trasparenza sulla sostenibilità

Pronta la bozza dei parametri tecnici

25 novembre 2022, 12:38

Redazione ANSA

ANSACheck

In arrivo standard di trasparenza sulla sostenibilità - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Commissione europea avvia i lavori per l’adozione definitiva degli standard di trasparenza sulla sostenibilità delle imprese. Il gruppo consultivo europeo sulla rendicontazione finanziaria (Efrag) ha consegnato all’esecutivo europeo la bozza dei parametri che le multinazionali saranno obbligate a seguire nel rispetto della direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (Csrd). Presentata a giugno 2021, la proposta di direttiva attende solo il via libero definitivo dei Ventisette, previsto per il Consiglio competitività del 1° dicembre.

L’Efrag ha trasmesso alla Commissione il documento che sarà oggetto delle consultazioni con gli organismi dell'Ue (come l'Agenzia europea dell'ambiente e la Banca centrale europea) e gli Stati membri, prima di adottare gli standard definitivi mediante gli atti delegati che Bruxelles prevede di varare nel giugno 2023.

La bozza stabilisce 10 aree di comunicazione separate e tre macrocategorie: Strategia, Attuazione e Misurazione delle prestazioni. Tra queste sono inclusi i parametri di cui le grandi imprese dovranno rendere conto in materia di impatto della loro attività sull’ambiente, degli effetti che il cambiamento climatico ha sul business aziendale, del rispetto dei diritti umani e degli standard sociali. 

Gli obblighi di rendicontazione aggiornano le regole contenute nella direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario proposta nel 2014. Saranno introdotti per le diverse imprese in via graduale: dal 1° gennaio 2024 per le grandi imprese di interesse pubblico (con oltre 500 dipendenti) già soggette alla precedente direttiva sulla rendicontazione non finanziaria; dal 1° gennaio 2025 per le grandi imprese non ancora soggette alla direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali); dal 1° gennaio 2026 per le Pmi e le altre imprese quotate. Le Pmi possono scegliere di non partecipare fino al 2028.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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