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Emissioni negative nei piani dell’industria svedese

Emissioni negative nei piani dell’industria svedese

Il grosso dell'assorbimento artificiale dovrebbe venire da bioenergia e cattura CO2

18 novembre 2022, 11:07

Redazione ANSA

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I 20 maggiori inquinatori svedesi vogliono ridurre sensibilmente le emissioni di gas serra e aumentarne l’assorbimento fino a rimuovere dall'atmosfera e stoccare più CO2 di quanto producono. Questa caratteristica della via svedese alle zero emissioni emerge da una rassegna compiuta dall’iniziativa Haga sui maggiori emettitori nazionali. Dal 2010, Haga riunisce 13 grandi aziende impegnate nella mitigazione dei cambiamenti climatici. L'analisi è in sostanza una mappa dei maggiori venti emettitori svedesi di anidride carbonica e metano e delle loro ambizioni di ridurre le proprie emissioni dirette. “Queste aziende hanno un ruolo centrale da svolgere nella transizione verde”, spiega una nota di Haga ricordando che la Svezia ha l'obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2045.

Secondo Haga, un contributo fondamentale dovrebbe arrivare con le emissioni negative che scaturirebbero dall’uso combinato di bioenergia e cattura e stoccaggio del carbonio (bio-Ccs). L’uso di queste tecnologie è indicato nei piani di riduzione delle emissioni da tre delle società censite.

Stockholm Exergi, SYSAV e Cementa si dicono pronte ad assorbire 31,2 milioni di tonnellate di CO2 equivalente nel 2045. “Questo numero – fa notare Haga – è quattro volte superiore alla quantità totale delle rimanenti emissioni di CO2 dell'intero gruppo dei 20 maggiori emettitori messi insieme”.

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