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I grandi settori manifatturieri Ue, mantenere quote gratuite Ets

I grandi settori manifatturieri Ue, mantenere quote gratuite Ets

Le industrie ad alto consumo di energia temono la "carbon tax" alle frontiere

03 giugno 2022, 15:15

Redazione ANSA

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Industria Ue acciaio contraria a dazio climatico - RIPRODUZIONE RISERVATA

A pochi giorni dal primo passaggio in Europarlamento della riforma del mercato Ets e sul meccanismo per il prezzo della CO2 su alcuni beni importati (Cbam), l’industria Ue intensifica l'attività di comunicazione. L’industria siderurgica e la coalizione Aegis, che rappresenta 20 settori ad alta intensità energetica, hanno ribadito la loro contrarietà in particolare all’impostazione del Cbam, chiedendo modifiche radicali. Secondo le associazioni di imprenditori il sistema, il meccanismo di “dazio” climatico per i prodotti importati da Paesi con legislazioni sul clima meno stringenti dell’Ue, e le quote gratuite Ets possono e devono coesistere. Sia la Commissione europea che l’Europarlamento considerano invece i due regimi di intervento a tutela dell’industria europea alternativi l’uno all’altro.

Eurofer ha pubblicato una lettera aperta per ribadire che occorre “evitare di ridurre ulteriormente la protezione esistente contro la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio fino a quando il Cbam non avrà dimostrato la sua efficacia e non sarà disponibile una soluzione per le esportazioni”. Per l’industria dell’acciaio si deve inoltre “impedire una forte diminuzione dell'assegnazione gratuita per gli impianti siderurgici esistenti che risulterebbe da una modifica dell'ambito di applicazione” dei benchmark Ets.

Aegis Europa ha diffuso una lettera inviata ai vertici delle tre istituzioni Ue in cui sostiene che “le quote gratuite Ets e il Cbam non sono alternativi ma sono misure complementari che affrontano diversi tipi di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”. Quindi, “mantenerle entrambe non è una doppia protezione”. Un’approvazione dei testi legislativi senza modifiche, si legge nella lettera dell’associazione, “aumenterà i costi del carbonio per le imprese dell'Ue e le emissioni globali complessive di CO2, creando così rischi senza precedenti per l'occupazione, gli investimenti e mettendo a repentaglio gli obiettivi del Green Deal”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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