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Respinto il ricorso di Huawei, Stoccolma completa asta 5G

Resta divieto per operatori cinesi, raccolti 226 milioni di euro

Redazione ANSA

La Corte amministrativa suprema della Svezia ha respinto l’appello di Huawei contro la sua esclusione dal lancio della rete 5G del Paese, aprendo la strada all'asta per assegnare le frequenze pioniere che si è chiusa in un giorno.

Il gruppo cinese aveva presentato ricorso contro una decisione della Corte d'appello amministrativa che confermava il divieto di partecipare alle aste da parte di Huawei, voluto dal governo di Stoccolma, e consentiva all'autorità di regolamentazione svedese delle telecomunicazioni Pts di procedere con le aste.

"Una sentenza della Corte d'appello amministrativa in un caso relativo alla legge sulla comunicazione elettronica è definitiva e quindi non può essere impugnata", ha affermato la Corte amministrativa suprema, respingendo l’appello.

Huawei ha replicato di essere ancora in attesa di decisioni su altri due appelli presentati a novembre in relazione al divieto della Pts. La società cinese ha affermato che avrebbe "gravi conseguenze" tenere l'asta 5G mentre le condizioni del Pts sono soggette a revisione legale.

La Pts richiede che le apparecchiature cinesi Huawei e ZTE non debbano essere utilizzate nella costruzione di reti 5G a causa di problemi di sicurezza nazionale. Il regolatore ha affermato che se l'infrastruttura esistente per le funzioni centrali deve essere utilizzata per fornire servizi nelle bande di frequenza interessate, i prodotti di Huawei e ZTE devono essere gradualmente eliminati il 1° gennaio 2025 al più tardi.

L’asta per assegnare le frequenze nelle bande 3,5 GHz e 2,3 GHz, ritardata due volte per una revisione della sicurezza e per la causa intentata da Huawei, si è quindi chiusa in un giorno solo, raccogliendo 226 milioni di euro. Sono stati assegnati tutti i 320 MHz a 3,5 GHz. Telia si è assicurata 120 MHz (3500-3620 MHz) per 75 milioni di euro, Net4Mobility (un'iniziativa congiunta di Tele2 e le unità locali di Telenor) ha vinto 100 MHz (3620-3720 MHz) per 65 milioni, Hi3G ha ottenuto 100 MHz (3400-3500 MHz) a 48 milioni, e il gruppo Teracom, che ha rilevato Net1 nel 2019, ha offerto tutti gli 80 MHz nella banda dei 2,3 GHz per un totale di 40 milioni di EUR.

Lo spettro a 3,5 GHz è stato acquistato a 2,2 cEUR/MHz/PoP per 10 anni, significativamente inferiore rispetto a Italia, Regno Unito o Francia e quasi allo stesso prezzo della Finlandia. Le quattro licenze sui 3,5 GHz saranno valide per un periodo di 25 anni (dal 20 gennaio 2021 al 31 dicembre 2045).

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