"Ed è paradossale che il Consiglio Ecofin voglia oggi dirottare sul caro energia i soldi non ancora spesi della programmazione 2014-2020. Non si può pensare di andare incontro a famiglie e imprese, sottraendo proprio quelle risorse che, se ben spese, rilancerebbero aree sottosviluppate, come il nostro Sud, migliorando in maniera strutturale e definitiva la qualità della vita di tantissimi cittadini, facendo girare l'economia e restituendo vera linfa a tutti i settori produttivi", prosegue l'eurodeputato.
"L'Europa vigili, piuttosto, affinché quei soldi vengano spesi, fino all'ultimo centesimo ed entro i tempi stabiliti, per creare infrastrutture, per sbloccare cantieri, far partire grandi opere e favorire la crescita economica e occupazionale. Non si aiutano famiglie e imprese lasciando i territori in cui vivono e operano in stato di arretratezza. Né possiamo consentire, come già accaduto con ReactEU nel 2020, l'ennesimo scippo al Meridione d'Italia a beneficio delle regioni del Nord", conclude l'europarlamentare.
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