"Occorrono nuove competenze, nuovi ruoli per l'Unione, anche andando oltre le basi giuridiche. Se c'è la volontà politica degli Stati membri si può fare. Perché le sfide che viviamo insieme, della transizione da un lato e l'emergenza dall'altro, lo richiedono. Il tool box non basta, sul tavolo del Consiglio ci sono proposte timide e parziali", continua Toia.
"Oltre alle bollette bisogna affrontare subito i problemi strutturali del mercato dell'energia, che è troppo frammentato e non abbastanza interconnesso, cioè è troppo poco europeo. Nella proposta mancano alcuni punti importanti, ad avviso del mio gruppo, un meccanismo di acquisto comune, affinché l'Europa sia più potente nei negoziati e nel gioco geopolitico. Un piano con l'Africa per lo sviluppo delle rinnovabili. Lo stop alla speculazione finanziaria che c'è nel meccanismo dell'Ets", conclude l'eurodeputata.
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