I consumatori di tutta l'Ue
dovrebbero essere in grado di andare in tribunale come gruppo se
sono stati danneggiati dallo stesso operatore commerciale. E'
quanto sostengono gli europarlamentari della commissione per il
mercato interno che hanno approvato un progetto di direttiva
legislativo con 19 voti a favore, 3 contrari e nessuna
astensione, che prevede un nuovo sistema di ricorsi collettivi a
livello europeo. La commissione ha inoltre approvato un mandato
per avviare i colloqui con i ministri dell'Ue, una volta che la
Plenaria l'avrà confermato.
Attualmente, solo 19 Stati membri forniscono una qualche
forma di rimedio legale alle vittime di danni collettivi e le
procedure possono spesso essere lunghe e costose, specialmente
se le vittime vanno in tribunale individualmente.
L'Italia ha già uno dei sistemi più avanzati nell'Ue per i
ricorsi collettivi e le compensazioni dei consumatori.
Le nuove regole affrontano le preoccupazioni sollevate dai
recenti scandali relativi ai danni di massa come il Dieselgate.
Ad aprile la Commissione europea aveva lanciato il 'New Deal'
che mette in piedi un nuovo sistema di ricorsi collettivi a
livello europeo per facilitare le azioni transfrontaliere contro
le violazioni dei diritti dei consumatori e facilitare le
compensazioni individuali.
Rispetto al testo dell'esecutivo comunitario gli
europarlamentari hanno introdotto alcune modifiche: il principio
del "chi perde paga" che costituisce una delle principali
garanzie processuali per entrambe le parti delle azioni
collettive e quella che riguarda i gruppi che presentano una
sorta di 'class action', che devono dimostrare di non avere
nessun legame finanziario con gli studi legali.
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