Rafforzare il partenariato
politico tra i progressisti europei ed africani, e migliorare la
condizione dei giovani di entrambi i continenti: questi i temi
centrali della terza settimana dell'Africa organizzata dal
gruppo dei socialisti e dei democratici al Parlamento Ue (S&D),
che si tiene tra oggi e il 9 novembre tra Bruxelles, Modena e
Magonza. All'iniziativa prenderanno parte attivisti e leader
politici europei ed africani, tra cui l'Alto rappresentante Ue
Federica Mogherini e il presidente del Burkina Faso, Roch Marc
Christian Kaboré.
"Bisogna cominciare ad affrontare il tema della relazione tra
Unione europea ed Unione africana in un modo globale, olistico",
a partire dalle "relazioni economiche" tra i due Continenti che
"devono essere accompagnate da politiche" e prima ancora da
"relazioni umane". Un partenariato dove "ciascuno abbia elementi
da mettere sul tavolo". Oggi, ha insistito l'europarlamentare Pd
Cécile Kyenge, "abbiamo bisogno di riconoscere in ciascun
partner le sue capacità e le sue risorse".
L'eurodeputata spagnola Elena Valenciano ha sottolineato che
il gruppo S&D sta spingendo per dar vita a un "partnenariato"
Europa-Africa "tra eguali", mentre per l'europarlamentare belga
Maria Arena "è importante lavorare non solo sui problemi, ma
soprattutto sulle cause" profonde che li generano. In
particolare, ha sottolineato l'eurodeputata belga, si punta a
mettere in risalto tre elementi: il tema della democrazia,
quello dello sviluppo e del commercio. Secondo Arena, vanno
ampliati gli scambi commerciali con l'Africa, e inseriti
capitoli che tengano conto dello sviluppo sostenibile negli
accordi bilaterali con l'Ue.
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