"Non sappiamo ancora se sarà
Manfred Weber lo Spitzencandidat del Ppe perché questo lo
deciderà il congresso del partito popolare a Helsinki a
novembre. Ma le reazioni scomposte, che già arrivano da alcuni
esponenti del Partito Democratico, sono la dimostrazione che
questa candidatura li mette di fronte alla loro cronica
incapacità di ascoltare i cittadini. Per loro gli elettori sono
sempre una massa da guidare, educare, rimproverare, qualche
volta magari anche lodare, ma mai da ascoltare. Se li ascolti
rischi la deriva populista!!!!". E' quanto affermano in una nota
Elisabetta Gardini capogruppo Forza Italia all'europarlamento e
Lorenzo Cesa segretario nazionale Udc. "Quello che ha detto
Manfred Weber è semplice e lineare. È quello di cui abbiamo
parlato in questi giorni nelle giornate di studio a Vienna anche
con Sebastian Kurz e con Pablo Casado: bisogna, partendo proprio
dall'ascolto degli elettori, trovare risposte ai problemi che
vanno affrontati avendo ben chiaro in mente qual è il nostro
credo".
Gardini e Cesa sottolineano che "abbiamo il dovere di
cambiare questa Europa. Per questo, come ha detto il capogruppo
Ppe, la prossima campagna elettorale dovrà avere tra i temi
centrali la questione identitaria. Per questo dovremo costruire
ponti. Il Pd, come gran parte del gruppo socialista europeo,
confonde popolarismo con populismo. Noi invece siamo
orgogliosamente popolari e vogliamo fermare la deriva elitaria
che ha portato l'Europa ad allontanarsi dal suo popolo".
Nella nota i due europarlamentari allertano "la sinistra -
italiana o europea è lo stesso - continui pure a flirtare con le
elites, diventi il partito delle ZTL di tutte le capitali:
l'attrazione che sente per Macron le sarà fatale". Infine un
invito a Gozi: "vorremmo poi ricordare che il pensiero di De
Gasperi, Schuman e Adenauer è alla base della nascita
dell'intero progetto europeo, ispirato dal pensiero popolare e
non viceversa. Ed è da lì che vogliamo ripartire. Non a caso il
tema identitario".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA