''Il punto cruciale negativo - tiene a precisare De Castro - e' aver eliminato completamente le soglie per i residui di fitofarmaci. Che differenza c'è con l'agricoltura convenzionale -s'interroga il vicepresidente della ComAgri che intervenendo al dibattito in plenaria aveva chiesto ''di seguire la legislazione piu' stringente in vigore in Italia ''al fine di garantire una concorrenza leale per i produttori e gli operatori del settore, di prevenire le frodi e migliorare la fiducia dei consumatori.
L'accordo finale rappresenta un compromesso al ribasso''.
La palla e' ora nel campo della prossima Commissione Ue che ha la possibilita' - conclude De Castro - di proporre standard di produzione piu' elevati prima dell'entrata in applicazione del nuovo regolamento Ue nel 2021. Ricordo che l'Italia e' prima tra i 28 Paesi per produzione biologica e seconda per superficie coltivata: 1,8 milioni di ettari contro 2 milioni in Spagna. E la produzione biologica e' destinata a crescere".
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