Il modello siciliano di lotta
alla mafia è stato "un laboratorio di metodologie e concetti
alla base dell'antimafia moderna, ed ha avuto un impatto, seppur
indiretto, sulla nascita della procura europea" ha dichiarato
all'Ansa Caterina Chinnici, ma per l'eurodeputata Pd bisogna
fare ulteriori passi avanti nella politica europea di contrasto
alle mafie, ampliando lo spazio giuridico comune e
armonizzando le norme. "Occorrerebbe" dice Chinnici "introdurre
nella legislazione europea una nozione giuridica condivisa di
criminalità organizzata che individui le caratteristiche
essenziali del fenomeno in modo più concreto e specifico
rispetto a quanto deciso nel 2008 dal Consiglio giustizia e
affari interni".
La Procura europea è stata istituita a giugno dell'anno
scorso grazie alla cooperazione di venti stati europei, ma sarà
operativa tra un paio di anni. Inizialmente si occuperà solo di
frodi contro gli interessi finanziari dell'UE, "ma spesso questi
reati vengono commessi da organizzazioni criminali per cui fin
dall'inizio si può prefigurare un'efficace azione antimafia"
sottolinea la deputata figlia del magistrato Rocco Chinnici,
padre del pool anti-mafia, assassinato nel 1983. Estendere le
competenze della procura "vorrebbe dire molto per la Sicilia
così come per tutti i paesi dell'UE" si augura la parlamentare
"poiché la criminalità organizzata ha acquisito una consolidata
dimensione transfrontaliera e che nessun paese può dirsene
immune".
Un ulteriore passo avanti da compiere a livello europeo
secondo Chinnici è rappresentato dal mutuo riconoscimento delle
confische preventive, disposte cioè in assenza di condanna.
"L'attacco ai patrimoni illeciti, su cui già all'inizio degli
anni Ottanta mio padre Rocco insisteva molto nei suoi interventi
a supporto della legge Rognoni-La Torre, si è rivelato nel tempo
un'arma efficacissima nella lotta alle mafie." Ora la
parlamentare si augura che questa linea di azione sia mantenuta
nel nuovo pacchetto di norme attualmente all'esame congiunto
delle tre istituzioni europee, Parlamento, Commissione e
Consiglio Ue.
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