"Tutti fanno finta di non vedere che a Bruxelles c'è un condannato per frode fiscale e appropriazione indebita che gira in doppiopetto per fare il padrino (politico, ci mancherebbe) dei propri delfini del Ppe. Questo personaggio al momento è privo della legale agibilità politica, e non può essere eletto.
Eppure sul simbolo del suo Partito registrato per le elezioni del 4 marzo c'è il suo nome con la dicitura 'Presidente'.
Nessuno però ha avuto niente da obiettare, e il simbolo è stato depositato. L'indifferenza con la quale questi comportamenti sono accettati autorizza a pensare che la forza mediatica e i sondaggi elettorali giustifichino il calpestamento della legge.
Per noi è inaccettabile: Juncker e gli altri rappresentanti istituzionali dovrebbero rifiutare l'incontro".
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