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'No' al riconoscimento "di fatto"
dello status di economia di mercato (Mes) alla Cina. E'
l'avvertimento che lancia il leader del gruppo S&d
all'Europarlamento Gianni Pittella in vista del nuovo round di
negoziati previsto il 12 settembre sul nuovo sistema di dazi
antidumping Ue, che rimpiazza il vecchio sistema della 'lista
nera' dei Paesi non a economia di mercato. "Una volta presa la
decisione, non c'è modo di tornare indietro, i socialisti e
democratici sono fermamente contrari a un riconoscimento 'di
fatto' dello status di economia di mercato alla Cina", ha
affermato l'eurodeputato Pd, sottolineando che "il Gruppo S&d è
impegnato a respingere qualsiasi corsa da parte della
Commissione europea a garantire il Mes". Per questo, ha
sottolineato, "non ci sono ancora le condizioni per finalizzare
un accordo" nei negoziati tra Commissione, Parlamento e
Consiglio Ue. Le "linee rosse sono chiare": no all'onere della
prova a carico delle imprese europee, inclusione anche del
dumping sociale e ambientale, accessibilità del rapporto della
Commissione a tutte le parti prima della fine dei negoziati e
pubblicazione al più tardi 15 giorni dopo l'entrata in vigore
delle nuove regole e una transizione tra il vecchio e nuovo
sistema di dazi.
