Il divieto di impianto, previsto dall'articolo 5 della decisione di esecuzione 789/2015 "si giustifica solo in presenza di focolai di cui è possibile l'eradicazione", spiegano i due eurodeputati, ricordando che "al contrario" nelle aree menzionate "il patogeno è diffuso endemicamente su ampie superfici e su molti ospiti, quindi l'impianto di specie vegetali a rischio Xylella risulterebbe ininfluente".
Anche "tenendo conto dei primi positivi risultati della ricerca su alcune varietà di olivo che sono resistenti al batterio" e per "creare le condizioni per un rilancio dell'attività imprenditoriale degli olivicoltori", De Castro e Fitto hanno quindi chiesto alla Commissione di abrogare l'articolo 5 della decisione.
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