Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tajani, rompere silenzio su persecuzione cristiani nel mondo

Tajani, rompere silenzio su persecuzione cristiani nel mondo

Oltre 150 milioni i perseguitati, 200 chiese distrutte al mese

BRUXELLES, 02 dicembre 2015, 10:58

Redazione ANSA

ANSACheck

Tajani, rompere silenzio su persecuzione cristiani nel mondo © ANSA/EPA

BRUXELLES, 2 DIC - Fare luce su una persecuzione, quella dei cristiani, che colpisce oltre 150 milioni di persone nel mondo. Questo l'obiettivo della conferenza di alto livello, che si è tenuta a Bruxelles, organizzata dal primo Vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. "Ogni mese nel mondo vengono assaltate e distrutte 200 chiese e luoghi di culto. Ogni giorno e in ogni regione del pianeta, si registrano nuovi casi di persecuzione nei confronti dei cristiani" ha spiegato Tajani. "Nessun'altra comunità religiosa - aggiunge - è oggetto di odio, violenza e aggressione sistematica quanto quella dei cristiani".

 

Diverse e molteplici le ragioni all'origine della persecuzione. "L'identificazione dei cristiani con l'Occidente è sicuramente la principale", ha aggiunto Tajani. "Per i fondamentalisti islamici, i cristiani sono i nuovi 'crociati' d'Europa". D'altronde, i dati parlano chiaro: più del 70% dei cristiani è fuggito dall'Iraq dal 2003; in Siria, dal 2011, 700mila cristiani sono stati costretti ad abbandonare casa dall'inizio della guerra civile.

 

Ma se il fondamentalismo islamico è indubbiamente la prima causa di persecuzione, Tajani avverte che, spesso, sono i valori stessi del cristianesimo, per il loro carattere universalistico, all'origine delle violenze contro le comunità cristiane. "Questi valori sfidano regimi dittatoriali, come nel caso della Nord Corea, o sistemi politici autoritari". Secondo Tajani "è necessario che l'Occidente rompa il silenzio sulla persecuzione dei cristiani nel mondo". "Vivere in democrazie laiche non vuol dire escludere le religioni dalla società", ha aggiunto Tajani, ricordando le radici giudaico-cristiane dell'identità comune europea.

 

Al seminario, concluso dal Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, hanno partecipato autorità civili e religiose, tra cui il reverendo Christopher Hill, presidente della Conferenza episcopale europea, il Cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo, Paul Bhatti, fratello dell'unico ministro cristiano in Pakistan, ucciso in un attentato, Antony Gardner, ambasciatore Usa all'Unione europea, e Helen Berhane, una donna eritrea che per la sua fede cristiana è stata torturata e rinchiusa in un container per 30 mesi.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.