"Globalizzazione e crisi economica hanno lasciato schiere di vinti e rafforzato gruppi ristretti di vincitori", evidenzia mons. Pizziolo aggiungendo che "probabilmente a partire da questi disagi hanno preso avvio, in buona parte d'Europa, il rafforzamento dello stato-nazione - quindi di barriere, chiusure, respingimenti - ma anche, paradossalmente, lo smantellamento dello stato sociale, causa di ulteriore impoverimento di soggetti già poveri". Di qui l'appello di Caritas, a dieci giorni dal voto per le Europee, a pensare ad una Europa "solidale e inclusiva".
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