Diventa operativa da oggi la
stretta sul terrorismo del sistema Schengen, con nuove regole
che obbligano gli stati membri a segnalare allerte tramite il
database che garantisce la sicurezza dell'area di libera
circolazione europea. Le misure, proposte dalla Commissione Ue
nel 2016 e adottate lo scorso novembre, prevedono l'obbligo per
le autorità nazionali di creare un'allerta nel Sis (Schengen
Information System) per tutti i casi relativi a crimini
terroristici, mentre entro fine 2019 dovrà ricevere le
segnalazioni anche Europol. Allo stesso tempo, verrà garantita
la tutela della privacy in linea con il nuovo regolamento
europeo Gdpr entrato in vigore lo scorso maggio. Sarà inoltre
obbligatorio inserire d'ora in poi qualsiasi divieto d'ingresso
nell'area Schengen emesso da uno stato membro nei confronti di
cittadini di Paesi terzi. Entro i prossimi tre anni, inoltre,
gli stati membri dovranno attuare una serie di nuove
funzionalità per il sistema informativo di Schengen, tra cui
alcune che riguardano la lotta alla migrazione illegale.
Potranno infatti essere emesse segnalazioni sia per persone
sconosciute ricercate per un reato, ma anche per migranti
irregolari oggetto di decisioni di rimpatrio, con una nuova
categoria 'ad hoc'. Sarà infine possibile lanciare anche allerte
preventive per bambini a rischio di rapimento e persone che
hanno bisogno di protezione. "Oggi chiudiamo una faglia critica
nella sicurezza europea", ha dichiarato il commissario Ue
Dimitris Avramopoulos, "chiunque costituisca una minaccia non
dovrebbe più passare inosservato" grazie alla "interoperabilità
del Sis con i nostri altri sistemi di informazione su sicurezza,
frontiere e migrazione" che consentirà così di "unire i puntini
sui nostri schermi radar".(ANSA)
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