Lo afferma il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
"Tutte le potenze coinvolte e, in particolare, gli Stati membri dell'Unione Europea devono dimostrare responsabilità e lavorare con comunione di intenti per la pace, evitando di perseguire agende occulte, foriere di questo perenne stato di instabilità in Libia - prosegue Castaldo -. Continueremo a essere vigili e determinati nel condannare pericolosi giochi dietro le quinte, fin troppo spesso dettati da obiettivi geo-energetici e non dalla preoccupazione per la popolazione coinvolta". "Se è evidente che l'attuale modello imperniato sul controllo del territorio da parte delle milizie in Tripolitania è senz'altro fallimentare, è ancor più vero che tentare di schiacciarlo con la forza delle armi non farà che alimentare la perdurante fragilità delle istituzioni: al contrario, è necessario adoperarsi per favorire un nuovo modello unificato tanto militare quanto amministrativo, ma solo mediante la via negoziale. Se qualcuno dovesse avere obiettivi diversi, dovrà assumersene le pesanti responsabilità", conclude Castaldo.
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