"Tale approccio - si legge - sarebbe complicato, arbitrario e potrebbe creare inutili confusioni e incertezze per milioni di cittadini dell'Unione che vivono già in un limbo. Quanti si trovano in fondo all'alfabeto potrebbero non vedere il proprio status confermato prima della fine del 2020 o anche oltre.
Questo sarebbe intollerabile e contrario allo spirito delle rassicurazioni ricevute in precedenza".
"Ribadiamo la convinzione - conclude la nota - che lo schema di registrazione del Regno Unito debba essere semplice, equo, gratuito e fornire certezza ai cittadini dell'Ue".
Intanto oggi a Bruxelles riprende un nuovo round negoziale, a livello tecnico, sulla Brexit. In particolare, gli esperti discutono di frontiere irlandesi (tra i principali nodi sul tavolo), e la relazione futura tra l'Ue e Londra.
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