Per la prima volta dal 2012 una
delegazione del Parlamento europeo è stata in Libia, con
l'obiettivo di "inviare un forte messaggio di sostegno al popolo
libico". La rappresentanza, di cui ha fatto parte anche
l'italiano Massimo Castaldo (M5S), aveva pianificato di recarsi
sia a Tobruk che a Tripoli, ma ha dovuto sostituire la prima
tappa con Tunisi, dove ha incontrato una delegazione di
rappresentanti del Parlamento libico, guidata dal presidente
della Commissione degli Affari esteri Yousef Aghouri. A Tripoli,
gli eurodeputati hanno incontrato il vice primo ministro Ahmed
Maitiq, il ministro degli Esteri Mohamed Taha Siala, e una
delegazione dell'Alto consiglio di Stato guidato dal
vicepresidente Fawzi Oqap. "Il Parlamento Ue ha cominciato a
impegnarsi con tutti i libici ed è pronto a sostenere il dialogo
intra-nazionale", ha dichiarato la capodelegazione del Pe
responsabile per il Magreb, la socialista spagnola Inés Ayala
Sender.
Nel corso della missione, durata tre giorni e conclusasi
oggi, la delegazione europea ha incontrato anche rappresentanti
della missione Onu di supporto alla Libia e dell'Unhcr e ha
anche visitato il centro detentivo Tariq Al Siqqa di Tripoli.
"E' una triste ironia - ha commentato l'eurodeputato socialista
francese Claude Moraes (S&D), anche lui parte della delegazione
- che le persone che vengono soccorse in mare dalla guardia
costiera libica finiscano private della libertà. Chiediamo alle
autorità libiche di lavorare per la progressiva chiusura di
questi centri".
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