Secondo Avramopoulos, "con oltre 29mila persone ricollocate, il meccanismo Ue ha contribuito a ridurre fortemente la pressione sui sistemi di asilo di Italia e Grecia. La priorità immediata ora è garantire il rapido trasferimento di tutte le persone ammissibili arrivate nei due Paesi entro il 26 settembre". "In tutto, sulla base di questo meccanismo, dovrebbero essere ricollocate circa 37mila persone", aggiunge.
Nel totale sono state ricollocate 20.066 persone dalla Grecia e 9.078 dall'Italia. Duemila profughi sono in attesa di essere trasferiti dalla Grecia e altri 2mila potrebbero ancora essere registrati. In Italia sono 7.200 i migranti candidabili arrivati nel 2017, ma solo 4mila di questi sono stati registrati. Lo rende noto la Commissione Ue, che sollecita l'Italia ad aumentare gli sforzi per identificare e registrare velocemente tutti i richiedenti candidabili.
La ridistribuzione, secondo le decisioni del Consiglio Ue del 2015, valgono per i richiedenti asilo di nazionalità il cui tasso di riconoscimento di protezione è pari o superiore al 75% (attualmente sono Siria, Eritrea, Yemen, Bahamas, Bahrain, Bhutan, Qatar, Emirati arabi uniti), arrivati in Italia e Grecia fino al 26 settembre.
"Gli Stati membri devono accrescere gli sforzi ed assicurare che tutti coloro che sono candidabili, siano ricollocati velocemente", ha sollecitato il commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos. Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria sono gli unici Paesi a non aver ancora accolto, e per i quali Bruxelles ha lanciato una procedura di infrazione.
Le decisioni del Consiglio Ue, viene ricordato, mettevano a disposizione 63.302 posti per la Grecia e 34.953 per l'Italia, per un totale di circa 98.000. Tuttavia, spiegano a Bruxelles, poiché, l'accordo Ue-Turchia ridotto del 97% dei flussi verso la Grecia, e "la maggior parte dei migranti che arrivano in Italia non è candidabile, il numero dei richiedenti da ricollocare si è rivelato molto inferiore del previsto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA