Dal lavoro è emerso che nonostante le organizzazioni jihadiste ed i loro sostenitori continuino ad utilizzare varie piattaforme per disseminare la loro propaganda, le iniziative di controllo e rimozione intraprese da provider e social media hanno spinto i simpatizzanti del jihad a spostarsi verso piattaforme più piccole. Inoltre è in aumento l'uso di condividere in rete link che portano a contenuti terroristici sul Darknet.
Il relativo calo della propaganda ufficiale dell'Isis degli ultimi mesi ha invece lasciato spazio a contenuti prodotti da utilizzatori pro-Isis, fatto che indica come il Califfato continui ad avere uno zoccolo duro in rete.
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