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Migranti:Msf,condizioni inumane in campo 'ufficiale' Tripoli

Migranti:Msf,condizioni inumane in campo 'ufficiale' Tripoli

In Libia 'forma estrema sfruttamento' persone

BRUXELLES, 07 settembre 2017, 11:47

Redazione ANSA

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Le condizioni inumane della detenzione dei migranti in Libia riferite dalla presidente internazionale di Médecins san Frontieres, Joanne Liu, sono state constatate nel campo 'ufficiale' di Tripoli, laddove vengono portate le persone raccolte dalla guardia costiera libica nelle acque territoriali. Lo ha specificato la stessa Liu rispondendo ai giornalisti durante una conferenza stampa tenuta a Bruxelles. "Quella che ho visto in Libia è la forma più estrema di sfruttamento degli esseri umani" basata "sul sequestro, la violenza carnale, la tortura e la schiavitù" e "i leader europei sono complici" dello sfruttamento mentre "si congratulano del successo perché in Europa arriva meno gente" dall'Africa. E' con queste parole di dura accusa che la presidente internazionale di Médecins sans Frontieres, Joanne Liu, ha aperto una conferenza stampa tenuta a Bruxelles dopo la pubblicazione della lettera aperta inviata ai leader europei. Reduce da una visita in Libia, durante la quale ha avuto accesso al centro di detenzione 'ufficiale' di Tripoli, Liu ha riferito gli orrori visti affermando - ad esempio - che "le donne incinta sono oggetto di violenza sistematica". Ha inoltre citato il caso di una persona portata in ospedale per grave malnutrizione: "Ci è voluto un mese per farlo guarire, ma poi è stato riportato nel campo a soffrire di nuovo la fame".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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