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Controlli obbligatori sulle
importazioni di stagno, tungsteno, tantalio e oro con
l'obiettivo di porre fine al finanziamento di guerre con i
proventi del traffico di 'minerali insanguinati'. E' questa la
misura più importante del regolamento sui minerali dei conflitti
approvato oggi dal Parlamento Ue con 558 voti favorevoli, 17
contrari e 45 astensioni. Durante i negoziati sul testo, gli
eurodeputati sono riusciti a imporre a Consiglio e Commissione,
favorevoli ai controlli, ma solo su base volontaria,
l'obbligatorietà di queste misure per i grandi importatori (i
piccoli, come dentisti e gioiellieri, ne sono esclusi) sulla
base delle linee direttrici dell'Ocse.
I grandi importatori comunitari (le imprese con oltre 500
dipendenti) saranno inoltre incoraggiati a riferire le loro
fonti di approvvigionamento e entreranno a far parte di un
registro Ue. I sistemi di controllo, operazione esercitata dagli
Stati membri tramite la creazione di un'autorità competente,
saranno verificati regolarmente mentre la Commissione Ue dovrà,
in futuro, revisionare l'efficacia del sistema comunitario
valutando il suo impatto sul terreno e il livello di rispetto da
parte delle imprese europee.
Il regolamento, per cui manca ancora l'avvallo del Consiglio
Ue, si applicherà dal 21 gennaio 2021 in modo da dar tempo agli
Stati membri di nominare le autorità competenti e agli
importatori di acquisire familiarità con i loro nuovi
obblighi.
