Per questo, dice il testo, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero adoperarsi in sede internazionale per un "divieto totale" alle estrazioni di gas e petrolio. Strasburgo ha inoltre reiterato la sua richiesta, già espressa nel 2014, di bloccare l'uso di olio combustibile nei trasporti marittimi nel Mar Artico. Sul fronte geostrategico, gli eurodeputati evidenziano la crescente presenza di forze armate russe, che dal 2015 "hanno fondato almeno sei nuove basi a nord del Circolo Polare Artico, inclusi sei porti in acque profonde e 13 aerodromi", e notano il crescente interesse della Cina nell'accesso a nuove rotte commerciali e a nuove risorse energetiche. In questo difficile contesto, viene evidenziato "il ruolo importante del Consiglio Artico" nel "mantenere una cooperazione costruttiva, bassa tensione e stabilità" nella regione.
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