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Migranti: accuse abusi a Ungheria, governo si difende al Pe

Migranti: accuse abusi a Ungheria, governo si difende al Pe

Ong denunciano, nuova legge permetterebbe respingimenti sommari

BRUXELLES, 27 febbraio 2017, 17:01

Redazione ANSA

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Una proposta di legge del governo ungherese "permetterà alle autorità di detenere in maniera automatica i richiedenti asilo nelle zone di transito e di rispedirli sommariamente alla frontiera con la Serbia". E' quanto denunciano tra gli altri Human Rights Watch e lo Hungarian Helsinki Committee, che hanno anche inviato una lettera alla Commissione europea, chiedendo un intervento. E' una delle accuse rivolte al governo dell'Ungheria da queste e altre ong durante un dibattito alla commissione Libertà civili del Parlamento europeo.

"Il governo ostacola la richiesta asilo per molti migranti - ha attaccato ad esempio Todor Gardos di Amnesty lnternational -.

I migranti sono respinti al confine e arrivano notizie preoccupanti di abusi alle frontiere. Molti migranti, tra cui bambini, sono bloccati in Serbia e l'ultima proposta del ministero dell'Interno peggiorerà ulteriormente la situazione".

A difendere il governo il ministro della Giustizia, Laszlo Trocsanyi: "La sfida migratoria è la principale di oggi e l'Ungheria ha preso molto sul serio il suo obbligo di tutelare le frontiere esterne dello spazio Schengen", ha detto affermando che "bisogna fare una distinzione tra profughi e migranti economici".

"L'Europa si trova in una situazione di forte incertezza, le popolazioni nutrono preoccupazioni e si attendono un cambiamento", ha aggiunto sottolineando anche che "i governi hanno la legittimità del suffragio".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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