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Brexit: Kerry, per Usa cruciale Ue forte, vendetta non aiuta

Brexit: Kerry, per Usa cruciale Ue forte, vendetta non aiuta

Mogherini, Europa forte come prima e in futuro di più

BRUXELLES, 27 giugno 2016, 17:23

Redazione ANSA

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Il voto nel referendum britannico "non è andato come il presidente Obama, io o l'alto rappresentante avremmo voluto, ma questa è la democrazia e rispettiamo il processo ed i diritti degli elettori" ed ora "spetta ai leader mettere in atto la volontà del popolo, in modo responsabile, sensibile, fruttifero e, spero, strategico", ma in ogni caso "gli interessi ed i valori in comune" tra Europa e Stati Uniti "non sono cambiati dopo il voto" di giovedì e per gli Usa è "cruciale che la Ue resti forte" e che "nel periodo transitorio nessuno perda la testa". Lo ha detto il segretario di stato americano, John Kerry, dopo l'incontro con Jean Claude Juncker e Federica Mogherini nella sede della Commissione europea. Kerry ha anche sottolineato che gli Usa "manterranno una relazione speciale e forte con la Gran Bretagna". La rabbia non aiuterà a risolvere la questione del Brexit. E' il senso del messaggio lanciato dal segretario di stato Usa, John Kerry, nel punto stampa tenuto con Federica Mogherini dopo la visita nella sede della Commissione europea a Bruxelles. "E' assolutamente essenziale che restiamo concentrati su come, in questo peiordo di trnasizione, nessuno perda la testa, nessuno si esponga in modo imprudente e che la gente non vada avanti in modo sparpagliato o sulla base di premesse di vendetta". Nel punto stampa con Mogherini al termine della riunione, Kerry ha sottolineato che "dalla fine della seconda guerra mondiale abbiamo lavorato tutti insieme per sviluppare una struttura che fosse capace di rendere i nostri paesi più forti e desse benefici ai nostri popoli" quindi "anche se politicamente la gente può aver risposto diversamente" a quanto atteso, ora "l'importante è restare concentrati sugli interessi ed i valori in comunque" tra Ue e Usa e "trovare un modo per andare avanti".

Per gli Stati Uniti, ha aggiunto Kerry, "è cruciale che la Ue resti forte" perché "lavoriamo insieme su qualsiasi questione, dai cambiamenti climatici, all' antiterrorismo, dalla sicurezza all'immigrazione". E' quindi "essenziale restare concentrati in questo periodo di transizione su come far sì che nessuno perda la testa, a fare in modo di mantenere la forza" dell'Europa.

Kerry non ha nascosto che nel periodo di transizione della Brexit "ci saranno difficoltà" e "conseguenze", ma ha assicurato che gli Usa cercheranno di "trovare un percorso che rafforzi la Ue ed i valori che ci tengono insieme anche se c'è la decisione un paese, che però non altera i valori fondamentali" della partnership.

"L'Unione europea è forte come prima" del referendum sulla Brexit "e in futuro lo sarà anche di più". Lo ha affermato l'alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, nel punto stampa tenuto assieme al segretario di Stato americano John Kerry, al termine dell'incontro a tre con il presidente della Commissione Jean Claude Juncker. "Abbiamo discusso della situazione e dei modi per procedere e per riaffermare la forza della partnership (con gli Usa) e del ruolo della Ue con i partner nel mondo" ha affermato Mogherini, aggiungendo di ritenere "importante gestire mano nella mano questo momento cruciale". Mogherini ha anche confermato che Kerry, come già previsto prima del referendum britannico, parteciperà alla riunione del Consiglio dei ministri degli esteri europei del 18 luglio a Bruxelles.



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