"Trovo strano che il mio amico
Abu Mazen continui a rifiutare di incontrare la leadership di
Israele e continui a rivolgersi alla comunità internazionale"
perché "anche se non possiamo raggiungere un accordo duraturo, i
colloqui diretti sono l'unico modo per costruire la fiducia e
per ricostruire le condizioni per una prospettiva di pace tra
israeliani e palestinesi, non ci sono scorciatoie. Lo ha
affermato il presidente israeliano, Reuven Rivlin, nel punto
stampa tenuto nella sede della Commissione europea dopo
l'incontro con il presidente Jean Claude Juncker e l'alto
rappresentante Federica Mogherini. Rivlin ha sottolineato che
con i palestinese "possiamo parlare". "Sarei stato felice di
accogliere l'iniziativa dell'alto rappresentante Federica
Mogherini di organizzare un incontro con Abu Mazen durante la
visita di entrambi a Bruxelles" ha aggiunto, dicendosi "molto
dispiaciuto del rifiuto di Abu Mazen".
Il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen ha
"confermato il sostegno all'iniziativa francese per tenere una
conferenza internazionale entro la fine dell'anno che metterà le
basi per la ripresa dei negoziati di pace ed il percorso per la
loro applicazione". Lo ha detto nel punto stampa dopo l'incontro
con il presidente Donald Tusk, nella sede del Consiglio europeo.
Abu Mazen ha anche "confermato l'importanza della
riconciliazione interna" tra i palestinesi di Gaza e
Cisgiordania. Il tutto mentre il presidente israeliano Reuven
Rivlin, dopo l'incontro con Jean Claude Juncker e Federica
Mogherini nella dirimpettaia sede della Commissione europea,
lamentava che i palestinesi rifiutano il dialogo diretto e
"continuano a chiedere l'aiuto della comunità internazionale".
Israele inoltre è "preoccupato per la situazione in Medio
Oriente e in Siria" e "per il ruolo del regime iraniano nella
promozione del terrorismo". Lo ha affermato il presidente
israeliano, Reuven Rivlin, nel punto stampa tenuto alla
Commissione europea dopo l'incontro con il presidente Jean
Claude Juncker e l'alto rappresentante Federica Mogherini. La
vicepresidente italiana della Commissione ha sottolineato
l'importanza di "usare prima che si atroppo la finestra di
opportunità" che "prima non c'era" e che ora si presenta grazie
al nuovo "rapporto di cooperazione con alcuni attori chiave
nella regione", aggiungendo che "il nuovo rapporto del Quartetto
mostrerà che possiamo rimuovere alcuni ostacoli" al dialogo tra
palestinesi ed israeliani.
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