"Vogliamo trovare gli innovatori con le idee migliori", ha spiegato Fuller, descrivendo alcuni dei progetti finora finanziati dalla fondazione. Uno si chiama 'Librerie senza frontiere', e finanzia una startup che ha creato una scuola 'portabile', un metro cubo di scatole che contengono banchi, computer, libri e telecamere. Per portare l'istruzione nei campi dei rifugiati. I volontari di Google hanno anche portato la connettività wifi sulle rotte dei migranti, in particolare nei campi in Grecia e nei Balcani, con il progetto NetHope. Mentre attraverso Reconnect l'azienda ha donato 25mila pc portatili di Google in Germania, con i quali i volontari formano ragazzi alla programmazione con "risultati impressionanti", ha detto Fuller.
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