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Mogherini, mancanza unità Ue mina nostra credibilità

Mogherini, mancanza unità Ue mina nostra credibilità

Attacca Stati membri, basta diplomazie, dovete essere coerenti

BRUXELLES, 15 settembre 2015, 11:11

Redazione ANSA

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"La mancanza di unità interna, ha un impatto negativo rispetto alla credibilità esterna dell'Europa". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini, parlando all'Europarlamento.

"Nel mondo siamo ancora percepiti come i campioni della tutela dei diritti umani. Per questa ragione - ha aggiunto - l'azione interna Ue è così importante per la sua azione esterna". Quindi ha precisato cosa si intende per il ricorso della forza contro i trafficanti di esseri umani: "Ho letto qualche giornale: vorrei chiarire che nessuno sta proponendo di bombardare i barconi. Non siamo pazzi. Noi vogliamo fermare i trafficanti che spesso viaggiano su altre barche, arrestarli e ostacolare il loro traffico". Poi ha esplicitamente bocciato l'ipotesi di costruire muri per risolvere la questione dei profughi: "Nessun muro, nessuna recinzione fermerà la disperazione di chi è disposto a mettere in pericolo la vita propria e dei propri figli pur di scappare dalla schiavitù: sarà meglio che lo capiscano tutti, prima o poi". Infine ha espresso il suo disappunto per il ritardo con cui gli Stati membri stanno finanziando i trust fund europei a favore dell'Africa: "Basta fare i diplomatici. Dico agli Stati membri di essere coerenti, di passare dalle parole ai fatti. Mi aspetto questi fondi in pochi giorni, non tra mesi. Scusate,mi sono lasciata andare ma è necessario".

Amareggiato anche il Commissario per gli Affari Interni Dimitris Avramopoulos: "Ieri sera sono uscito dal consiglio molto deluso ieri sera. Mi aspettavo più appoggio da tutti. Ci sono Paesi che hanno una prospettiva più nazionale che europea.

Ma noi andremo avanti". Duro anche l'Alto commissario dell'Unhcr Antonio Guterres: "Le divisioni dell'Europa danno un'immagine terribile al resto del mondo. Ricordo che nella prima grave crisi migratoria d'Europa, nel '56, ci furono circa 200mila rifugiati ungheresi in Austria. All'epoca non c'era neppure l'Unione europea, eppure l'Europa che c'era e riuscì a risolvere il problema in tre mesi. Sento parlare di un Summit a ottobre: una cosa che mi fa ridere. Non possiamo aspettare, siamo di fronte a una vera emergenza. E' necessario - conclude Guterres - lavorare subito a un 'Piano B'".

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