Per rafforzare il contrasto al terrorismo, il ministro dell'Interno Angelino Alfano spiega di avere pronte "norme molto severe" e di "essere pronto a portarle di fronte a governo e Parlamento". Una, "riguarda uno stretto controllo di polizia su soggetti che possono essere considerati a rischio", specificando meglio misure preventive, "che oggi vengono applicate ai mafiosi". Ma anche "colmare la lacuna normativa che rende molto difficile punire chi voglia andare a combattere all'estero, pur non essendo il reclutatore". Alfano indica inoltre la necessità di rafforzare la normativa comunitaria su dati passeggeri: "Al livello Ue credo che occorra rafforzare la registrazione dei passeggeri in ambito Schengen per quanto riguarda voli e transiti, per monitorare al meglio la possibilità che qualche europeo vada su quei teatri di guerra a combattere, e che magari, dopo essersi ulteriormente radicalizzato, torni indietro con la volontà di realizzare quella strategia dei 'mille tagli' che serve a dissanguare il nemico, come sostengono i teorici dell'Isis".
Quanto al fenomeno dei 'foreign fighters' (gli europei che si sono recati sui teatri di guerra per combattere con i fondamentalisti), il ministro evidenzia: "abbiamo un monitoraggio che teniamo sempre aggiornato, che ci indica un numero di 48 in qualche modo legati all'Italia in termini di transito o passaggi vari effettuati nel nostro Paese".
"Il comitato analisi strategica antiterrorismo - conclude - si riunisce di settimana in settimana, abbiamo sempre valutazioni aggiornate e teniamo sotto controllo la situazione".
(ANSA)
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