"L'Unione europea deve avere un
ruolo politico" nell'ambito del processo di pace tra israeliani
e palestinesi. Federica Mogherini, incontrando a New York Tony
Blair, oggi inviato speciale per il Quartetto per il Medio
Oriente, parla da Lady Pesc in pectore, e rivendica per l'Europa
la possibilità di incidere maggiormente sul futuro del Medio
Oriente. Quello con l'ex premier britannico, avvenuto nella sede
della rappresentanza italiana all'Onu, é uno dei primi impegni
che la titolare della Farnesina affronta di fatto come Alto
Rappresentante designato per la politica estera della Ue. Un
incarico che comunque diventerà operativo solo nelle prossime
settimane dopo il via libera dell'Europarlamento. La sua nomina
a Lady Pesc per Blair e' senza dubbio "una buona notizia per
l'Europa". Mogherini - davanti ai giornalisti - incassa i
complimenti e chiarisce subito che l'Unione europea non si
accontenta più di recitare in Medio Oriente la parte del
donatore. Vuole contare di più al tavolo dei negoziati di pace,
certa di avere in mano più di una carta per favorire la
difficile mediazione tra israeliani e palestinesi. Ancor più
difficile dopo l'ultimo sanguinoso conflitto di Gaza. E per la
Ue una delle priorità assolute in Medio Oriente deve essere
quella di aggregare le varie fazioni palestinesi, perche' la
Palestina al tavolo della pace parli con una voce unica.
L'obiettivo deve essere quello di arrivare a costruire "un
governo di coesione, di unità palestinese": "Questa - ha
spiegato Mogherini - può essere la chiave" per fare dei seri
passi in avanti verso la stabilita' e la pace nell'area. Una
strada che deve anche tener conto di un possibile compromesso
con Hamas. "I palestinesi devono aiutare la comunità
internazionale ad aiutarli", e' l'appello della futura Lady Pesc
della Ue, che incassa la piena sintonia da parte di Blair.
"L'Europa deve giocare un ruolo sempre più determinante nel
favorire il processo di riconciliazione", ha detto l'ex premier
britannico, sottolineando come nell'ottica di arrivare alla
soluzione dei due Stati "tutti sarebbero felici di vedere i
palestinesi uniti". E aprendo anche lui a un compromesso che
includa eventualmente anche Hamas. Quanto all'Isis, Mogherini ha
sottolineato soprattutto di essere "molto preoccupata" perché la
minaccia possa estendersi anche ad altri Paesi dell'area, come
il Libano, minacciandone la stabilita'. "Ma non sono preoccupata
per i soldati italiani - ha aggiunto parlando stavolta più da
ministro degli esteri del nostro Paese - che sono apprezzati da
tutti per la loro autorevolezza e credibilità. Ed è questo il
loro valore aggiunto e la chiave del successo della missione
Unifil".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA